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Durante il periodo bellico (in prossimità dello sbarco) la Sig. Maria Giurato (in Scrofani) si ricorda che le spiagge di Casuzze erano ricoperte da grossi rotoli di filo spinato. Le serate erano buie, rischiarate dai lumi a petrolio e ad acetilene. Giornalmente si sentiva il rumore delle esplosioni provenienti da Malta e si vedevano aerei militari che sorvolavano il cielo.
Il Sig. Tumino si ricorda che dopo lo sbarco si arenarono sulla "spiaggia grande" due mine navali che gli artificieri fecero poi brillare.
Il Sig. Giorgio Di Stefano, che durante la seconda guerra mondiale aveva circa 11 anni, si ricorda che nella spiaggia della piazzetta, in corrispondenza della casa del Sig. Rollo, c'era una trincea con due postazioni di mitragliatrici per difendere la costa dall'eventuale sbarco americano (queste erano le difese nella costa che va da Marina di Ragusa a Punta Braccetto). In questa trincea si alternarono orima i tedeschi e poi i fascisti. Dopo la guerra la trincea fu coperta con materiale di scarto e ricoperta con una colata di cemento.
Agli inizi degli anni '40 il Sig. Vitale, che costruiva piastrelle e aveva la fabbrica nei pressi della strada che portava a Catania, costruì la prima casa nella parte ovest di Casuzze. Seguirono l'esempio Don Ciccio Pluchino (detto "u niviru"), che nel 1943 comprò il terreno da Don Pietro Iozzia (che aveva l'abitudine di misurare il terreno con un bastone). Subito dopo fu la volta del Sig. Luigi Zago nel 1944, che comprò il suo lotto di terreno per 1.000 lire.
DOPO LA GUERRA.
Finita la guerra alcuni costruttori edili acquistarono dai proprietari terrieri (Iozzia, Giurato, Scillieri) alcuni appezzamenti di terreno e vi costruirono delle casette.
Fu così che nel 1945 il costruttore Panebianco, di Santa Croce Camerina, vendette le case costruite, con i rispettivi terreni, al Sig. Rollo (detto:" don Micinzinu Lapa" perchè il suo modo di parlare era punzecchiante come la puntura di un'ape) e al Sig. Lucenti. Il Sig. Lucenti a sua volta vendette a padre Guardiano il terreno su cui ancora oggi si trova l'attuale casa. Nel 1946 il Sig. Scalone costruisce nella parte ovest di Casuzze e a seguire, o quasi contemporaneamente, un'altra famiglia Zago e così via fino a finire con il Sig. Leggio. Intorno al 1947 era frequente affittare le piccole case di Casuzze per passare alcune settimane di vacanze.
L'ALLUVIONE DEL 1948.
Nel 1948 nel mese di agosto ci fu un alluvione che spaccò la "spiaggia grande" e provocò danni in alcune case.