Menu principale:
In quegli anni per arrivare a Casuzze bisognava passare da Santa Croce; oppure ci si fermava a Marina di Ragusa.
VIAGGIO VIA TERRA.
Si utilizzavano i carretti (se non si possedevano si affittavano) e si passava da Santa Croce. Era un viaggio di circa 7 ore, si partiva presto la mattina verso le 4 da Ragusa e si arrivava verso le 11. Sul carro oltre alle persone si sistemavano anche le provviste necessarie e le valigie o i sacchi con le cose che potevano servire. Quando si partiva, per rischiarare la strada, sotto il carretto era abitudine mettere uno e due "lumi ri carrettu", generalmente un cane faceva compagnia. Durante il tragitto si scherzava, si cantava, si raccontavano fatti e quando il sole cominciava a farsi sentire ci si proteggeva con gli ombrelli.
Una volta arrivati le persone portavano nelle loro case tutte le masserizie; mentre il padrone del carretto "spaiava u carrettu" liberava cioè il mulo, lo portava in acqua per lavarlo dal sudore e improvvisava una capanna con un lenzuolo per ripararsi dal sole, per cambiarsi e fare il bagno.
VIAGGIO PER TERRA E PER MARE.
Altra possibilità era quella di arrivare a Mazzarelli (oggi Marina di Ragusa) o con il carretto, oppure con i primi autobus di linea. Fin dal 1880 esisteva già un servizio di collegamento con il pullman che collegava Ragusa -