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PREMESSA
Mi soffermerò un po’ di più sui Normanni perché il nostro territorio ibleo fu particolarmente coinvolto nelle loro vicende militari e politiche.
Fu da Kaucana che nel 1092 Ruggero I salpò per andare a conquistare Malta; fu nel 1093 che Ruggero I costituì la Contea di Ragusa che assegnò al figlio Goffredo; fu prima del 1101 che Goffredo donò il casale di Sanctae Crucis de Rasacambra (e probabilmente anche il territorio di Casuzze se ne faceva parte) alla chiesa di Santa Maria Latina di Gerusalemme; fu nel 1193 con il Conte Guglielmo Martino che finì la Contea di Ragusa; fu dal 1193 fino al 1282 che la Contea di Ragusa divenne demaniale, cioè amministrata da re, per poi essere inglobata, nel 1296 con gli Aragonesi, nella Contea di Modica.
I NORMANNI.
I Normanni, popolo di stirpe germanica, vivevano nella penisola scandinava e danese, da dove facevano audaci e frequenti scorrerie sulle coste settentrionali della Gallia (Francia). Decisamente bellicosi, questo popolo era composto per lo più da famiglie di mercenari in cerca di fortuna, o da famiglie di briganti che depredavano i mercanti, rubavano il bestiame e infliggevano terribili devastazioni, diffondendo ovunque terrore. Essi erano guidati da una figura chiamata Duca, un Dux che racchiudeva in sè simultaneamente due figure: quella politico militare e quella sacrale, come ponte tra le divinità e il loro popolo. Erano sciamani e condottieri allo stesso tempo.
I normanni operavano con discutibile moralità, tanto che furono definiti "gente astutissima, combattente a solo scopo di guadagno, avida di lucro, di denaro e di sangue....". Approfittando della debolezza dei successori di Carlo Magno nel 1911 ottennero in feudo quel territorio che successivamente da loro prese il nome di Normandia. Da lì, nell'XI secolo, i Normanni passarono a dominare l'Inghilterra e l'Italia meridionale. La conquista dell'Inghilterra, da parte dei duchi di Normandia, segnò la fine di un lungo conflitto tra re danesi e re anglosassoni per il controllo dell'isola. Quasi contemporaneamente al grande spostamento in Inghilterra, dalla Normandia si mosse un altro flusso di emigranti: prima esiguo, poi sempre più consistente, aveva preso la via del sud, verso l'Italia.
LA SITUAZIONE IN EUROPA.
Avuta finalmente una stabile dimora, i Normanni, a contatto con il cristianesimo, mitigarono un pò la loro ferocia, ma conservarono il loro spirito avventuriero che più tardi li spinse ad occupare la Gran Bretagna, l’Irlanda, la Groenlandia, l’Islanda, l’Alaska, e non poteva mancare l’Italia.
Il Regno d’Italia non abbracciava tutta l’Italia attuale: la Sicilia faceva ancora parte dei domini musulmani che vi avevano impiantato una civiltà di notevole splendore.
La Puglia e la Calabria rimanevano bizantine, il regno copriva l’Italia settentrionale e la Toscana, ma la penisola rimaneva frammentata sotto l’aspetto politico e al suo interno si erano rafforzati la Chiesa, i poteri locali e alcune grandi casate nobiliari.
Il mondo musulmano, seppur frazionato in emirati, era molto esteso: dal Caucaso fino alla penisola iberica coprendo tutto il litorale del nord Africa ed anche la Sicilia.
L’Impero bizantino era cristiano, ma diviso dalla cristianità d’Occidente ed era, ormai, soltanto un residuo dell’antico Impero Romano.
Esso comprendeva la Grecia fino a Costantinopoli, vantava diritti sul Mezzogiorno d’Italia (tranne la Sicilia) e su Venezia e si estendeva anche sull’Asia minore che, tuttavia, era in procinto di perdere pezzo per pezzo nel corso del secolo a causa dei turchi selgiuchidi, una popolazione di origine asiatica convertitasi all’islam.
Questo il quadro sintetico alla vigilia di grandi cambiamenti perché, nel corso dell’XI secolo, le conquiste dei Normanni rovesciarono la carta politica d’Europa e gettarono le basi di due nuovi solidi regni in Inghilterra e nel Meridione d’Italia.