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L'allacciamento alla rete idrica è avvenuto nel luglio del 1988. Negli anni '40, '50, '60 a Casuzze si utilizzava l'acqua dei pozzi per lavarsi, cucinare, e bere. Ogni casa aveva un pozzo collocato generalmene nel retro. Poichè l'acqua di alcuni pozzi era salmastra, se ne faceva scorta andandola a prendere nei pozzi di altre famiglie. Con l'avvento delle auto, anni '60, l'acqua si cominciò a portare da Ragusa con i bidoni di plastica o di vetro. L'acqua del pozzo con una pompa aspirante premente veniva convogliata in recipienti (di eternit) posti sopra i tetti delle case, così da poter essere distribuita attraverso l'impianto idrico (fatto con tubi di piombo). Quante sudate per riempire questi recipienti!!! A turno ci si dava il cambio nell'impugnare la leva che consentiva, tramite spinte in avanti e indietro del braccio, di portare su l'acqua. Quando i recipenti si riempivano l'acqua usciva e cadeva, era il segnale che si poteva smettere di pompare. Questo lavoro veniva fatto al mattino, come pure quello di riempire piccoli recipienti di zinco o di plastica con acqua tirata dal pozzo con il secchio.
Questi recipienti pieni d'acqua si lasciavano al sole e servivano per fare la doccia calda quando si tornava dal mare. L'acqua dei recipienti veniva usata soprattutto per cucinare, lavare piatti, lavarsi in casa, raramente per fare le docce. Per evitare rischi di contaminazione delle acque dei pozzi con i residui delle vasche biologiche, con il piombo dei tubi, con i recipienti di eternit e per avere un'acqua più potabile verso la fine degli anni '60, '70, '80 in quasi tutte le case furono sostituiti i tubi di piombo e i recipienti di eternit, con materiali più sicuri. Molte famiglie inoltre, smisero di utilizzare l'acqua del proprio pozzo e si fecero costruire delle cisterne in cemento armato che venivano riempite d'acqua da ditte specializzate. Si cominciò così a comprare l'acqua e questo durò almeno 10 anni, finchè non fu fatto l'allacciamento idrico.