Menu principale:
Abbiamo già detto (vedi: Primi anni '40) che quando Don Peppino Giurato comprò la casa ad essa era annesso un vigneto. Ebbene questa vigna aveva diversi filari e produceva un'uva nera molto buona. Con essa si faceva un vino novello che, dopo un anno di stagionatura, diventava quasi un liquore (tutto questo dal 1947 al 1957). Il processo di lavorazione, dal racconto del Sig.ra Maria Giurato (in Scrofani) era molto semplice:
• si lavava l'uva raccolta;
• si faceva scolare l'acqua;
• si sistemava l'uva nella madia;
• con le mani si stingeva l'uva per ottenete il mosto;
• si travasava il mosto in capienti damigiane;
• dopo una settimana si travasava in bottiglie e si faceva stagionare.